Valentino Infuso
commedia macabra
(sottotitolo provvisorio)
di
Valentino Infuso
con
Valentina Cidda
Paola Crisostomo
Donatello Iacullo
Valentino Infuso
Fabio Pagano
Novella: “vicenda reale, elaborata secondo uno schema narrativo e una più o meno palese aspirazione artistica, il cui carattere immaginario o fantastico può simboleggiare nel linguaggio comune l’idea della inconsistenza o incredibilità.”
Personaggi e interpreti
Antonello, maitre-sommelier e addetto all’accoglienza....................... Donatello Iacullo
Titti, la cuoca..................................................................................................................Valentina Cidda
Rita, aiuto cuoca ed ex capo-cameriera, sorella gemella di Titti....... Paola Crisostomo
Bobo, il cameriere “in prova”........................................................................................ Fabio Pagano
Godardo, Il cineasta- ex pizzaiolo.......................................................................Valentino Infuso
un caloroso ringraziamento a
Liana Ghukasyan, Tamara Balducci, Erica Archinucci, Linda Caridi, Elisabetta Faleni, Michele Turco e lo staff di Meditinere Tricase Salento.
“Novella vaga” nasce come idea per un capodanno. Un capodanno mai festeggiato.
Come spesso accade, un’idea nasce per andare in una direzione virando, poi, da tutt’altra parte.
Il proposito iniziale si è rivelata essere una scintilla affinché avvenisse l’incontro tra le cinque persone che condividono il progetto. Incontro felice avvenuto in una serie di circostanze “fortuite”.
Da quell’idea iniziale è stato sviluppato un soggetto per una vera e propria drammaturgia teatrale, che, nella sua prima stesura, Novella Vaga viene concepita come una commedia, una commedia brillante. Ma già dalle prime sessioni di prove è emerso inequivocabilmente, attraverso la pratica, la sperimentazione e l’ascolto, il suo carattere metafisico che la sta trasformando sempre più in un’opera grottesca.
La ricerca ci ha condotto verso due grossi temi:
Il SENTIMENTO DELLA SOLITUDINE e IL SENSO TRAGICO DELL’ INCONSAPEVOLEZZA DELLA REALTA’.
I cinque personaggi sono imprigionati in un ciclo sincopato di azioni e di emozioni sempre uguale a se stesso in cui risultano ostinatamente aggrappati alle proprie questioni, alle proprie paure, alle proprie speranze, e distratti dalla loro stessa esistenza. Lo sono a tal punto da non accorgersi di essere già morti. Da qui nasce il senso del grottesco.
La loro azione si svolge tutta all’interno di in un ristorante, la sera di un ultimo giorno dell’anno, oggi.
I cinque personaggi compongono lo staff del ristorante. Servono, preparano, si disperano, trovano soluzioni, sorridono, amano, odiano, sbagliano, inciampano…
Essi sono intrappolati in una dimensione tra l’inconsistenza della vita e l’incoscienza della morte.
Sinossi
Ristorante dalle Sorelle Gemelle.
Per festeggiare il capodanno, viene organizzata una cena a tema anni’30.
Arredamento “quasi” d’epoca. L’abbigliamento del personale richiama il periodo ma non in maniera canonica.
Nella sala, tavolini apparecchiati per 2, massimo per 4 persone, in base alle prenotazioni. Stoviglie che richiamano il tema della serata.
In centro, una pedana approntata per il quartetto jazz, in ritardo.
Per quasi tutta l’azione scenica saremo in attesa dell’arrivo del quartetto jazz.
Intanto un grammofono diffonde musica d’epoca.
I clienti (gli spettatori) arrivano in maniera sfasata. Si dà loro una fascia oraria di mezz’ora entro la quale giungere.
Quindi, i tavoli si riempiranno progressivamente.
L’azione è già in essere prima del loro arrivo.
13 agosto 2016